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In occasione della Domenica di Carta 2019 torna l’apertura straordinaria dell’Archivio di Stato di Siena nell’ambito dell’iniziativa dedicata alle Biblioteche ed agli Archivi statali dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per valorizzare i monumenti di carta, patrimonio imponente e ricco, conservato e valorizzato in splendidi luoghi della cultura.

L’Archivio di Stato di Siena apre al pubblico le sale del Palazzo Piccolomini (XV-XVIII sec.) e propone con Medici Archive Project e la collaborazione dell’Associazione Scannagallo alcune attività dedicate alla celebre Guardia di Cosimo I Medici nel cinquecentenario della nascita del primo Granduca di Toscana. Il compito principale della Guardia medicea, i Lanzi, fu quello di difendere la persona del sovrano e i suoi più stretti congiunti, pertanto le figure dei Lanzi sono presenze immancabili nelle raffigurazioni degli eventi legati al sovrano, ed anzi segnalano la presenza della corte nello spazio figurato, attraverso la loro arma iconica: l’alabarda. La Guardia compare in ben 4 delle Tavolette di Biccherna che raccontano momenti particolarmente importanti per la vita della città come la “Traslazione dell’immagine della Madonna di Provenzano nella chiesa a Lei dedicata” (1611, Biccherna n. 85), culto che ha inizio proprio sul finire del Cinquecento e a cui è dedicato ancora oggi il Palio di luglio. La storia della Guardia medicea è stata recentemente approfondita con una mostra (e relativo catalogo) agli Uffizi organizzata in collaborazione con il Medici Archive Project al fine di ricostruire la vicenda plurisecolare di questa milizia istituita da Cosimo I Medici fino al Settecento negli aspetti storici, documentari, iconografici e degli oggetti d’arte. A seguito dell’abbondanza di opere e documenti figurativi a disposizione, la mostra ha raccontato la vita di un corpo soldatesco che ha inciso perfino sulla denominazione di uno dei monumenti più importanti di Firenze, La Loggia dei Lanzi in Piazza Signoria. Questi ed altri contenuti sono proposti al pubblico grazie alla disponibilità dei curatori della mostra Maurizio Arfaioli, Pasquale Focarile e Marco Merlo mentre a Barbara Gelli il compito di inquadrare storicamente l’Ultima stagione delle libertà senesi.

I visitatori potranno inoltre compiere un percorso all’interno delle sale storiche del palazzo partendo dalle Biccherne (visita libera o guidata) e toccare con mano alcune riproduzioni di abiti ed armature dei Lanzi grazie alla disponibilità dell’Associazione culturale Scannagallo.

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